Fabbricare Fiducia_Architettura #44 | Conosci te stesso (γνῶθι σεαυτόν) | Alessia Tatangelo
Come immagini il mondo dell’architettura dopo l’attuale crisi virale?
“Chi si sente capace di attraversare questo gradino…, segue una via sicura e può acquistarsi in tal modo un sentimento riguardo al mondo superiore, che gli recherà i più bei frutti per l’intero avvenire….” Rudolf Steiner, La scienza occulta.
Non so quello che accadrà dopo la crisi virale. So solo che nel ramo della nostra cultura spirituale dobbiamo riconoscere un punto di contatto che è poi quel ramo della scienza che va al di là del semplice raccogliere osservazioni e prendere cognizione di singole esperienze, per fornire una soddisfacente visione complessiva del mondo e della vita. L’uomo ci si è palesato come il centro dell’ordinamento del mondo. E nel pensare compie il più perfetto processo universale e dunque questo fa dell’uomo un essere bastante a se stesso, il quale deve trovare in sé il sostegno per ogni cosa che lo riguarda e dunque anche per la sua felicità. Se la felicità appartiene a lui non può ottenerla da altri che da se stesso altrimenti sarebbe condannato alla non-libertà. Noi stessi dobbiamo conferire alle cose il potere di farci piacere. Così il piacere ed il dispiacere esistono per l’uomo solamente in quanto egli li sente come tali. E dunque ogni ottimismo ed ogni pessimismo si annientano da sé. Ma prima l’uomo deve ricavare dalle cose del mondo qualcosa di cui ha brama; vale a dire che non può divenire felice grazie al mondo, ma solo grazie a se stesso. Pertanto credo che bisogna ora, più che mai, pervenire ad una valutazione diversa delle cose visibili. Bisogna imparare a vedere ogni cosa come futile o importante secondo il nesso che essa ha con l’eterno, che non è il divino, ma bisogna attuare un modo nuovo di sentire per sviluppare un’altra relazione con tutto l’ambiente circostante. Bisogna imparare a stimare ogni cosa nel giusto valore, nella giusta luce. E’ dunque, con la strada della conoscenza, ogni cosa al posto giusto con visione chiara e giusto sentimento percependone l’essenza. Così sappiamo di non dover essere condotti dalle cose ma di condurle noi stessi secondo le leggi del proprio essere. Bisogna agire partendo dalla interiorità verso la libertà poiché la libertà è agire partendo da se stessi. Il mondo oggi ormai è un mondo dove l’immanenza sembra negare la necessità di un “oltre”. Bisogna andare oltre il visibile e cercare nelle idee e nel sapere le leggi che consentono a ciascuno di ridurre il mondo alla propria misura. La vita così come l’architettura deve essere intesa come un “progetto spirituale” e si badi bene, nulla di reazionario, perché non bisogna rinunciare ai saperi tecnici che l’uomo ha saputo sviluppare, ma impiegarli per una nuova sintesi dove artificio e natura siano in osmosi reciproca. Ci dobbiamo ritrovare immersi in un progetto totale dove architettura , letteratura, filosofia, immagini, arti decorative, design, studio del colore e alchimie geometriche concorrono a rappresentare un mondo di elevazione psicofisica. Un richiamo alle impostazioni che hanno avuto origine a partire dalla seconda generazione del Movimento Moderno , con architetti come Gropius, Le Corbusier e Mies van der Rohe, le cui costruzioni erano caratterizzate da una impostazione di tipo spirituale-organico. Bisogna ripristinare il contatto perduto con la natura, con l’eterno appunto. Il desiderio di rispettare l’ambiente dovrà essere strettamente correlato però al desiderio di ritrovare la propria “natura” più autentica. E così l’architettura realmente a misura di essere umano non potrà essere solo materia ma dovrà contenere elementi spirituali e animici. Un concetto al quale, l’architetto e il sapere architettonico, devono tendere.
“L’architettura, l’arte del costruire consiste nel proiettare all’esterno nello spazio l’interiore sistema di leggi del corpo umano”. Rudolf Steiner
Alessia Tatangelo. Maturità classica e laurea in Architettura presso la Facoltà G. D’Annunzio di Pescara. Dal 2005 svolge la professione di architetto e contemporaneamente dal 2007 al 2010 insegna a progetto la materia di Progettazione del verde e arte dei giardini. Nel 2006 conclude con lode il Corso monografico in Storia dell’Arte Medievale presso la facoltà G. D’Annunzio di Pescara. Correlatrice di tesi e relatrice in vari convegni sul tema Materia, luce e colore in architettura insieme all’amico e Maestro Franco Summa. Ha collaborato in vari progetti con l’architetto Paolo Portoghesi. Attenta da sempre all’ambiente e alla ricerca dell’essenziale. Come membro di Italia Nostra Pescara si sta anche occupando attualmente di seminari sull’architettura della montagna. Dal 2008 mamma di Francesco e dal 2017 mamma di Lorenzo.
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Title: Fabbricare Fiducia_Architettura #44 | Conosci te stesso (γνῶθι σεαυτόν) | Alessia Tatangelo
Time: 16 aprile 2020
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