Fabbricare Fiducia_Architettura #83 | Due anni dopo: lettera all’architetto che è stato | Riccardo Bartali

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Come immagini il mondo dell’architettura e la sua professione dopo l’attuale crisi virale?

Non mi piace parlare utilizzando il tempo futuro, perché è carico di speranze, ma anche di incertezze: mi proietto a distanza di un paio di anni e scrivo al presente, inviando al lettore un resoconto dal 2022, con l’ausilio dei passati per introdurre puntuali eventi storici e/o consuetudini.

A seguito della pandemia del 2020, e alla quantità di incertezze da questa derivate, per la nostra professionale responsabilità a impattare nella realtà con coscienza e metodo abbiamo virato il nostro modo di lavorare verso modelli adattivi, agili, per adeguare il progetto al cambiamento con cicli rapidi. Gli obsoleti modelli predittivi, dove tutto deve essere definito al t=0 del progetto, sono stati abbandonati. Abbiamo fatto provare ai nostri clienti, privati, aziende o istituzioni, la meraviglia della scoperta, il piacere di consolidare ciò che nasce dall’evoluzione.

La quarantena che abbiamo vissuto ci ha fatto capire quanto siano importanti i rapporti. Lavoriamo a stretto contatto empatico con le persone, ascoltiamo di più, e abbiamo iniziato ad includere fra gli stakeholders chi quotidianamente vive lo spazio che modelliamo: ci siamo ricordati chi sono i veri protagonisti dell’architettura, quel luogo dove le relazioni si esprimono nella loro forma completa. È per loro che il progetto si evolve continuamente e, per stargli dietro, la burocrazia si è fatta SMART (Specifica, Misurabile, Arrivabile, Realistica, a Tempo determinato), per garantire alla città il tempo idoneo per rispondere alle nuove esigenze.

All’inizio ci sono state delle difficoltà economiche, ma ci ha soccorso quella che fino a due anni fa era chiamata “sperimentazione”: materiali da costruzione innovativi, biomateriali, nuove e vecchie tecnologie, bracci meccanici, robot, … . Ciò che avevamo chiuso nei laboratori o in emisferi emergenziali, per paura o abitudine, rassegnati che niente potesse cambiare, ora rendono possibile la costruzione dello spazio in cui abitiamo in tempi rapidi e costi ridotti. Migliaia di droni volano sopra i tetti di coloro che, riscoprendo il valore della “casa”, hanno deciso di rimetterci mano dopo anni di stagnazione e sfiducia.
Chi in ufficio ci insegna come costruire il domani è il mio giovanissimo collega di lavoro, fresco di una tesi di dottorato su questi argomenti. Nel piccolo studio siamo apprezzati e valorizzati perché elastici e resilienti: supportiamo il cambiamento invece che sopportarlo e arrestarlo.

Ci sono state mostrate le potenzialità di internet, e lo usiamo per muoverci meglio nel mondo: sono ovunque, in qualsiasi momento, senza muovermi da casa. Abbiamo capito la differenza fra chi sa fare e chi dice di saper fare, perché nel turbinare delle idee, non possiamo più perdere tempo dietro a sensazionalisti poco collaborativi. Abbiamo creato una rete di validi professionisti, per essere più forti e continuare a costruire il mondo.

La crisi ci ha solo aperto prima gli occhi su quanto dovessimo cambiare.

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Riccardo Bartali è architetto, fondatore dell’associazione culturale 120g – www.centoventigrammi.it -  e dello studio Dedalo Building Lab. Opera fra Pisa, Firenze e Milano. Si laurea a Pisa al corso in Ingegneria Edile-Architettura. Approfondisce il tema della rivitalizzazione dello spazio urbano con la sua tesi di laurea sul recupero di una piccola frazione urbana e un’esperienza a Porto nella riqualificazione di edifici fatiscenti. Con 120g avvia il progetto “Architettura Bottom-up”, verso un progetto con gli studenti su tre aree di Pisa. Nella stessa città ha organizzato eventi e progetti di diffusione della cultura architettonica come “Tuscanyness” e il “120g Dossier”. È stato invitato a parlare in eventi del settore a Genova per “Clip Stamp Upload”, Arezzo dall’OAPPC, al Lisbona Architecture Film Festival e al Politecnico di Milano. È stato assistente alla cattedra di Disegno II presso l’ateneo pisano ed è iscritto al master in project management al Politecnico di Milano.

 

 

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Title: Fabbricare Fiducia_Architettura #83 | Due anni dopo: lettera all’architetto che è stato | Riccardo Bartali

Time: 24 aprile 2020
Category: Article
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