Fabbricare Fiducia_Architettura #81 | Architetture e città post Covid-19: 7 principi strategici | Gaetano De Francesco (DFR Architecture)

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Come immagini il mondo dell’architettura dopo l’attuale crisi virale?

 

Covid-19, questa crisi virale dalla dimensione mondiale, si aggiunge a fenomeni che da tempo rappresentano una campanella di allarme per gli agglomerati urbani e più in generale per l’attività umana. Qui, da casa, all’interno del mio appartamento, che al contempo è divenuto studio, luogo di call e seminari, ho immaginato di dover tracciare i precetti dell’architettura e della città del futuro: sette principi, certamente né nuovi né esaustivi, dell’architettura e della città post Covid-19, che, nonostante tutto, fatichiamo ancora a mettere in atto.

Come immagini il mondo dell’architettura dopo l’attuale crisi virale? Come sarà l’architettura del futuro?

1_La città post Covid-19 è innanzitutto una città a zero consumo di suolo. Riuso del patrimonio abbandonato, degradato e sottoutilizzato è quanto essa promuove.

2_Questa città e le architetture che la compongono sono senz’altro adattive, aggettivo questo che non a caso ha un significato passivo e attivo che definisce le capacità di un sistema urbano di mutare struttura al rapido variare dei parametri esterni e la sua capacità di innestare processi di mutazione per l’ambiente.

3_I suoi spazi sono estremamente multitasking. In essi tempi e funzioni differenti si compenetrano, varietà e ridondanza si sostituiscono agli standard della città modernista.

4_Le sue reti (fisiche e virtuali) oltre ad essere interconnesse sono multiscalari, caratterizzate cioè da un’ampia distribuzione di scale strutturali, che evitano la paralisi degli spazi urbani sottoposti a inaspettate pressioni dell’ambiente. Distribuite capillarmente tra l’abitato queste reti lo alimentano, lo qualificano e sono i principali vettori di trasformazione.

5_Gli architetti di questa città sono in grado di progettare nuove nature. Essi danno vita a delle vere e proprie ecologie progettate capaci di innestare nuovi cicli benèfici per gli ecosistemi, in un’ottica di evoluzione dei contesti e secondo un approccio simbiotico.

6_Queste architetture sono autosufficienti e autoregolanti rispetto all’intero ciclo metabolico di vita urbana, sono reversibili e basate su modelli di economie circolari.

7_Esse sono altamente informatizzate, in grado di raccogliere ed emettere dati per rispondere in tempo reale all’immanenza dei cambiamenti e per creare modelli interpretativi e attuativi per progetti e sviluppi futuri nell’ottica di un design incrementale.

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Gaetano De Francesco. Consegue il dottorato di ricerca in Architettura – Teorie e Progetto presso la Facoltà di Architettura dell’Università Sapienza di Roma, dove svolge attività di ricerca e di assistenza alla didattica nei corsi di progettazione architettonica e urbana.  Nel 2018 fonda DFR Architecture (https://dfrarchitecture.com), studio di Architettura con sede a Roma che investiga la condizione contemporanea dell’abitato e che si configura come un laboratorio permanente che ibrida la pratica professionale con la ricerca accademica. Autore della ricerca Infrastrutture dell’acqua, ha curato volumi, articoli e saggi su magazine on-line e riviste di settore, partecipato a workshop, convegni e conferenze in qualità di speaker e di docente. Dal 2017 fa parte del corpo docente del Quasar Institute of Advanced Design a Roma

 

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Title: Fabbricare Fiducia_Architettura #81 | Architetture e città post Covid-19: 7 principi strategici | Gaetano De Francesco (DFR Architecture)

Time: 24 aprile 2020
Category: Article
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