Fabbricare Fiducia_Architettura #53 | Internet e Bellezza | Antonio Giannetti
Come immagini il mondo dell’architettura dopo l’attuale crisi virale?
#ripartiamo.
L’hashtag vuole porre le basi per una strategia che consiste nello sfruttare i benefici di questa quarantena forzata: stanno risaltando infatti due tematiche di notevole importanza, uno in maniera dirompente, internet, e l’altra più timidamente e in maniera silenziosa, la bellezza.
Il primo, con questa clausura, conferma la sua importanza vitale, dall’intrattenimento alla spesa on-line, dallo smart-working alla telemedicina. È il secondo tema, invece, che può essere rilevante per il futuro della professione dell’architetto. A casa, infatti, sta riemergendo dalle tenebre della nostra anima quel naturale istinto alla meraviglia verso la bellezza, intesa sia come esperienza di vita quotidiana che come contemplazione estetica. Siamo tornati a scambiare due parole con i nostri vicini, con la nostra famiglia, altri hanno ripreso in mano un libro dopo anni, la tv spazzatura ha fatto posto a repliche di programmi di arte e cultura. Quanti video strappa-lacrime circolano sulle chat whatsapp che mostrano le nostre meraviglie artistiche?
Da questa pandemia può venir fuori un’interessante collaborazione tra internet e bellezza, perché c’è una nuova variabile tornata a essere protagonista: il tempo.
Internet infatti, che ha accelerato alla velocità della luce il mondo moderno, ha ormai da anni fatto suo l’insegnamento einsteiniano che vuole che il tempo proporzionalmente rallenti per chi di quel mondo ne è un osservatore esterno. L’architettura, che basa il suo operato sul tempo dedicato alla ricerca e al pensiero filosofico, ha risentito più di tutte le altre professioni della rapida evoluzione digitale, senza riuscire a tenere il passo.
Usciti dalla quarantena non torneremo a correre, le nostre vite continueranno con il freno a mano tirato, perché con questo virus dovremo conviverci ancora per un po’. Se il mondo rallenta, ecco che il tempo torna ad “aumentare”. Approfittiamone quindi, parafrasando Peppino Impastato, per educare la gente comune alla bellezza e alla qualità, sia morale che estetica, alimentiamo quel leggero fuocherello di presa di coscienza che sta scoppiettando negli italiani: cambiamo atteggiamento, approfondiamo la ricerca architettonica, non facciamo le cose di fretta, il tempo questa volta è dalla nostra parte. Si riparta da chi si è reso conto di passare una quarantena in alloggi opprimenti e poco adeguati, si riparta da quelli che hanno capito che c’è bisogno di più spazio pubblico per portare fuori il cane, si riparta anche da chi ha capito che c’è bisogno di ripensare gli ambienti di lavoro in chiave intelligente.
Beneficiamo di questo temporaneo rallentamento per impostare una nuova strategia per il futuro, che tenga il passo di un mondo che cambia continuamente, senza essere sopraffatti dalla superficialità del pensiero.
Appena potremo tornare ad abbracciarci, internet fionderà di nuovo il pianeta a velocità inarrivabili, e noi architetti dovremo farci trovare pronti, con una nuova consapevolezza che riesca a far sposare tecnica e arte, ambiente e stupore, salute e meraviglia.
Utopia?
Antonio Giannetti è un neo-architetto, laureato nel 2017 presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Nel 2019 ha conseguito una specializzazione presso la scuola NIB di Salerno. Attualmente lavora presso uno studio locale nella sua città, San Miniato (PI) e contemporaneamente sta provando l’esperienza freelance, con tutte le sfide che aspettano un giovane italiano che cerca di farsi spazio nel mondo del lavoro.
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Title: Fabbricare Fiducia_Architettura #53 | Internet e Bellezza | Antonio Giannetti
Time: 18 aprile 2020
Category: Article
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