Fabbricare Fiducia_Architettura #11 | Guerra e pace | Michele Cuomo

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Come immagini il mondo dell’architettura dopo l’attuale crisi virale?

 

Immaginare (o costruire) un futuro dell’architettura (e dell’architetto) delle città oltre la pandemia del covid-19, con la crisi ancora nel pieno dell’espansione planetaria, sembrerebbe l’unico atto possibile che possa in qualche modo placare l’istinto primordiale di sopravvivenza, che comunque alberga silente, ma costante, nelle nostre menti. In una recente intervista Aldo Masullo, paragonando la crisi virale alla guerra, mette in evidenza l’indeterminatezza del controllo del nuovo, nella rottura tra il “come eravamo” e il “come saremo” e come siano fragili i limiti della nostra struttura sociale, messa in crisi dal concretizzarsi del peggior scenario immaginabile della guerra batteriologica (anche se di origine naturale), posta di fronte alla consapevolezza di non poter più essere se stessa o prevedere trasformazioni a lungo tempo. Gli effetti della crisi che incide direttamente sulla socialità, sui rapporti di vicinato, sui fondamenti dello stare insieme porterebbe, se considerata nuova funzione architettonica ed urbana, porterebbe ad un inevitabile isolamento delle unità abitative ed alla perdita di necessità degli spazi comuni che sono alla base del nostro riconoscerci. Uno stare insieme isolati è quel controsenso che aveva portato i SITE a proporre provocatoriamente i Grattacieli di Case (Highrise of Homes) dove la comunità verticale mette in evidenza quella garanzia di privacy propria dei villaggi/città giardino anglosassoni. Ma le nostre città storiche stanno lì testimoniare che, nonostante le guerre o le pestilenze, l’abitare in comunità nelle piazze e nelle strade è sostenibile nel lungo periodo. Certo qualcosa dovrà cambiare: si dovrà orientare lo sforzo progettuale verso il recupero dell’esistente predisponendolo verso le micro comunità (sull’esperienza delle corbusiane immeubles villas), innalzare gli standard minimi abitativi per consentire un confort maggiore in caso di futuri auto isolamenti, incrementare la dotazione di alloggi sociali per i senza fissa dimora, rivedere profondamente gli assetti funzionali degli ospedali e cogliere l’occasione per recuperare tutti gli ex sanatori (contenitori urbani in disuso da decenni) per le quarantene e/o per alloggi di emergenza, sostenere e promuovere il recupero degli esercizi di vicinato nella consapevolezza che è finito il tempo della grande aggregazione dei centri commerciali. Nel prossimo futuro nuove funzioni, derivate dalla (anche temporanea) necessità di riduzione degli “assembramenti” e di nuove distanze tra persone imporranno cambiamenti e necessità di riprogettazione di spazi, relazioni, modi di vivere il privato ed il pubblico. Anche il mondo del design ed il sistema produttivo pubblico (che dovrà avere di nuovo un ruolo di primo piano) e privato dovranno affrontare seriamente il tema del “design for emergency” (già oggetto di studi da diversi anni), evitando le improvvisazioni, gli sprechi di “tempo di intervento” e limitando (o riconsiderando) l’estensione del modello industriale del “just in time”, che riduce drasticamente le riserve di magazzino di materie prime e prodotti finiti, a questo nuovo settore strategico.

 

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Michele Cuomo è architetto progettista e designer con sede in Torre Annunziata, Napoli.

ADI Compasso d’Oro International Award 2015 sul tema Design for Food and Nutrition con il progetto “Canna di Fucile 2011”. Componente della Commissione Food dell’ADI Nazionale e del Direttivo ADI Campania, è Dottore di Ricerca in Composizione Architettonica dal 1994 ed è stato Professore a Contratto in Teorie della ricerca architettonica contemporanea dal 1997 al 2007 presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli Federico II. Collabora dal 2009 con i l Centro di Ricerca Interdipartimentale Raffaele D’Ambrosio L.U.P.T. presso l’Area di Ricerca in “Progettazione architettonica, urbana, ambientale e del recupero e valorizzazione dei beni storici, architettonici, archeologici e paesaggistici”. Ha partecipato a numerosi concorsi di progettazione nazionali ed internazionali.

 

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Title: Fabbricare Fiducia_Architettura #11 | Guerra e pace | Michele Cuomo

Time: 3 aprile 2020
Category: Article
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